Dal 2014, per commemorare solennemente il Centenario della Grande Guerra la Delegazione Vicentina delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è impegnata in un progetto che è andato via via ampliandosi, con l’adesione al progetto di altre realtà della provincia.

Un viaggio nella storia con protagonista un emblema – la Lampada della Pace – segno di ricordo, di memoria, di devozione, di riconoscimento. Un pellegrinaggio non sui luoghi delle grandi battaglie, ma nei Sacrari che conservano i resti di molti di coloro che sono caduti nel corso di quei gloriosi, ma tragici anni.

La terra vicentina fu testimone e protagonista, negli accadimenti bellici che vanno dal 1915 al 1918, di scontri feroci e furiose battaglie con immense perdite di vite umane. La drammaticità di quegli eventi è sottolineata dall’aridità delle cifre che ci parlano di un numero variabile fra i 15 e i 17 milioni di morti, che fanno della I Guerra Mondiale uno dei conflitti più tragici della storia dell’umanità.

I monti e gli altopiani che incorniciano Vicenza sono stati teatro di continue, feroci battaglie che hanno insanguinato quelle pietre con cui sono stati costruiti i numerosi Sacrari, Ossari che costellano l’area. Sono Templi dedicati alla memoria in cui riposano migliaia di Caduti, molti senza nome, che hanno dato la vita per scopi e ideali di cui, sovente, comprendevano a mala pena il significato.

Le mani pietose di chi ha raccolto i loro resti in molti casi hanno trovato, nascosta fra gli indumenti, l’immagine della Madonna di Monte Berico, testimonianza di una fede rafforzata e di un affidamento alla Madre di Misericordia in uno scenario di violenze e di dolore; simbolo della loro preghiera e speranza in un ritorno fra gli affetti domestici.

Salire le montagne col cero acceso della lampada significa avvicinarsi al loro spirito, dare testimonianza della loro fede, esaltare il valore ideale della loro impresa, manifestare la propria riconoscenza per la loro fede ed il loro sacrificio.

In questo viaggio le Guardie d’Onore sono state accompagnate dalla generosità degli Alpini, da molte Associazioni d’Arma e dai Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana. Nel suo pellegrinaggio la lampada ha portato il suo messaggio di pace

nel 2014 al Sacrario del Pasubio
nel 2015 al Sacrario di Cima Grappa
nel 2016 al Sacrario di Tonezza del Cimone, a Roma all’Altare della Patria ed al Pantheon
nel 2017 al Sacrario di Asiago, in Francia ad Altacomba ed a fianco della Croce Nera in Austria

Infine, nel 2018, dopo il suo ultimo pellegrinaggio, La Lampada della Pace troverà definitiva collocazione nel Santuario di Monte Berico sotto il dolce e carezzevole sguardo della Madonna, vigile custode delle invocazioni e delle preghiere di quell’umanità che auspica una convivenza fraterna tra tutti i popoli.

Potete seguire le tappe passate e future

del pellegrinaggio della Lampada sui siti:

Lampada della Pace e Facebook

L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è l’associazione sorta nel 1878 per prestare il servizio di guardia alle tombe dei Re d’Italia presso il Pantheon e mantenere viva la memoria legata alla Casa di Savoia, al Risorgimento, e alle tradizioni militari nazionali. Attualmente è la più antica associazione combattentistica e d’arma ancora esistente in Italia. L’Istituto è un Ente morale sotto la vigilanza del Ministero della Difesa. Dalla sua fondazione è sempre stato presieduto da un militare di alto rango (in ausiliaria, della riserva o in congedo). Fedele al suo Statuto e alla sua vocazione storica, L’Istituto organizza cerimonie in occasione di ricorrenze particolari, e i suoi membri prestano servizio volontario di Guardia d’Onore alle Tombe definitive (Pantheon) e provvisorie (Alessandria d’Egitto per Re Vittorio Emanuele III, Montpellier per la Regina Elena, Altacomba per Re Umberto II e la Regina Maria Josè) dei Sovrani d’Italia, “quale tributo di devozione e di amore per l’Augusta Casa Savoia, che portò all’unità e alla grandezza della Patria”. L’Istituto conta attualmente oltre 5.000 soci, in Italia e all’estero.